Antillo

Posto in territorio montuoso, é il Comune  più distante dalla costa jonica, quasi a cavallo  dei Peloritani,  sulla via del Tirreno.
 
La sua antica origine “ante  illius” (prima di loro), affonda le radici nella leggenda: una grande incavatura a Sud-Est della montagna
Grande avrebbe salvato gli indigeni  dal diluvio uni- versale.
Sicuramente un popolo orgoglioso e tenace in un ambiente naturale “forte”. Sotto  i Romani,  i pochi abitanti si erano radunati attorno all’unica chiesa eretta sul monte Schia, dove si venerava S. Giorgio. In seguito, minuscole co-
munità si insediarono nella sottostante valle (Pinazzo)  e nei terreni circostanti il torrente Antillo. Con l’avvento  degli Arabi, i monaci basiliani di Agro’, eressero un modesto monastero sul monte Schia
e diedero impulso a quella che é sempre stata l’attività  principale di
Antillo: l’agricoltura e la pastorizia. Sotto i normanni, Antillo subì
le “angarie”  dei baroni di turno. Solo nel 1845, dopo aspre lotte, vide riconosciuti  i suoi fondamentali  diritti di libertà e di autonomia.
Antillo si può raggiungere sia da S. Alessio che da Casalvecchio. L’anello si chiude alle “gole”  Ranciara. Da qui, un percorso piacevole sia pur tortuoso,  si snoda in mezzo ad una florida ed odorosa campagna, colorata di fiori, adagiati a cuscini fin sui bordi dell’asfalto, tra filari di agavi e fichi d’India,  frutteti, agrumeti, uliveti ed alberi di alto fusto.
Improvvisamente, ad una curva più decisa delle altre, appare una magnifica vallata e, aggrappati alle pendici del monte Virna,  una serie quasi uguale di tetti rossi, digradanti verso  il fondo  valle.
Il paese  accoglie  il turista come  un ospite gradito, atteso da tempo, un nuovo amico.Vivere Antillo, é vivere un ambiente naturalistico, distensivo ed incontaminato,
percorrere  antichi “tratturi”,  tra limpide fonti, folti boschi e verdi prati, fino alle cime più ardite. Godere  di cibi sani e genuini, aromi intensi, vini generosi.
Vivere momenti “veri”,  in un paesaggio incantevole.
Monumenti
Borgo Morzulli  (origine medievale).
Antica  fonderia.
Campana dei dispersi di tutte le guerre.
Monumento ai caduti  (XX sec.).
Chiesa Madre (XX sec.).
Giardino  della redenzione  (XX sec.),
oasi di quiete, di pace, di meditazione.
Mosaico artistico in ceramica,
con veduta di Antillo e scene agresti (XX sec.).
Vallata dei Platini
Tradizioni
Festa  della Madonna della Provvidenza, (21-22 Agosto).
Festa di S. Rita (22 Maggio).
Festa della “Sacra Famiglia” (I Domenica
di Luglio).
Sagra del granoturco (14 Agosto).
Fiere: S. Antonio (Giugno), S. Francesco
(Ottobre). Madonna (Agosto), Mercato ( il
28 di ogni mese).
Prodotti e piatti tipici
Castagne, nocciole, noci, funghi, uva, olive, foraggi, granoturco.Tutti i prodotti legati alla pastorizia: ricotta, formaggi teneri e stagionati, insaccati, carni di agnello e di capretto.
Pane casareccio, ricotta calda, primi e secondi piatti arricchiti dai funghi porcini di Antillo, tuma, agnello locale al forno, grigliate di carne alla brace, affettati e conserve di casa, olio e vini locali.
Produzione artigianale di attrezzi da lavoro e per la casa.
Notizie  utili
Possibilità di escursioni guidate.
Municipio Tel. 0039-0942-723031 / 723020
 
 
Mappa: