Castelmola
La storia della mitica Mylé (mola), si snoda nei secoli in parallelo a quella della vicina Taormina in un intreccio inscindibile. Il territorio abitato fin dalla preistoria (tracce della necropoli di Cocolonazzo di Mola, VII sec a.C.), fu colonizzato dagli elleni che dal 350 a.C. ne fecero l’acropoli di Tauromenion, per la posizione strategica di questa ciclopica roccia, posta quasi in equilibrio sull’altura.
Seguì lo splendore della dominazione romana, fino alla conquista mussulmana, testimoniata dalla “porta dei saraceni”. Intorno all’anno 1000 i normanni, signori illuminati di Sicilia, vi eressero
il poderoso Castello “Mola” che nel ‘500 fu cinto da possenti mura, a difesa e dominio del borgo sottostante.
In pari epoca fu edificata la chiesetta di S. Giorgio. Ancora oggi l’accesso a Castelmola é ardito, ma il panorama che
si apre da piazza S. Antonio, ripaga ampiamente l’impegno della guida.
Il profilo dei Peloritani, con le cime Ziretto e Venere,
900 m s.l.m., dominato dal cono fumante dell’Etna, degrada verso l’ampio e suggestivo golfo di Giardini-Naxos, in un avvincente gioco di luci e colori smaglianti.
Una distensiva passeggiata tra le viuzze pavimentate a mosaico per meglio godere di questi panorami “d.o.c.”. Superato l’arco d’ingresso, saliamo ancora fino agli spalti delCastello di Mola incastonato nella viva roccia... un tuffo al cuore tra monte e mare, una scalinata di tetti bruno-rossastri in uno sfolgorio di agavi, aloe, fichi d’India, cespugli profumati di capperi, solari fiori di Centaurea,
magnifici cespi di euforbia. Rientriamo nel cuore del minuscolo borgo di sorpresa in sorpresa, per ammirare gli austeri portali di pietra lavica intagliata, sorprendenti balconcini ridenti di fiori di stagione, botteghe ricche dei prodotti più interessanti dell’artigianato.
E’ dolce la sosta tra queste viuzze silenziose per gustare un gelato, un dolce tipico, un buon piatto ed il famoso vino alla mandorla nell’accoglienza più calda e cordiale
il poderoso Castello “Mola” che nel ‘500 fu cinto da possenti mura, a difesa e dominio del borgo sottostante.
In pari epoca fu edificata la chiesetta di S. Giorgio. Ancora oggi l’accesso a Castelmola é ardito, ma il panorama che
si apre da piazza S. Antonio, ripaga ampiamente l’impegno della guida.
Il profilo dei Peloritani, con le cime Ziretto e Venere,
900 m s.l.m., dominato dal cono fumante dell’Etna, degrada verso l’ampio e suggestivo golfo di Giardini-Naxos, in un avvincente gioco di luci e colori smaglianti.
Una distensiva passeggiata tra le viuzze pavimentate a mosaico per meglio godere di questi panorami “d.o.c.”. Superato l’arco d’ingresso, saliamo ancora fino agli spalti delCastello di Mola incastonato nella viva roccia... un tuffo al cuore tra monte e mare, una scalinata di tetti bruno-rossastri in uno sfolgorio di agavi, aloe, fichi d’India, cespugli profumati di capperi, solari fiori di Centaurea,
magnifici cespi di euforbia. Rientriamo nel cuore del minuscolo borgo di sorpresa in sorpresa, per ammirare gli austeri portali di pietra lavica intagliata, sorprendenti balconcini ridenti di fiori di stagione, botteghe ricche dei prodotti più interessanti dell’artigianato.
E’ dolce la sosta tra queste viuzze silenziose per gustare un gelato, un dolce tipico, un buon piatto ed il famoso vino alla mandorla nell’accoglienza più calda e cordiale
Monumenti
Nel punto più alto del paese si trovano le rovine del Castello cinquecentesco eretto sulle preesistenti mura medievali.
Chiesa di S. Giorgio, probabilmente edificata nel XV sec., con breve torre campanaria di rustica architettura, conserva numerose opere, tra cui due tele del XVII sec. ed una statua lignea del ‘700.
Chiesa Madre, é stata riedificata nel 1935: della Chiesa originaria (XVI sec.) sono stati rimontati il portale laterale e l’arcata del coro. Chiesa di S. Biagio, prima chiesa ad essere stata eretta nella zona, semplice e modesta con un unica volta a botte.
Porta saracena, antica porta d’ingresso della città.
Auditorium, nella splendida piazza S. Antonio.
Chiesa dell’Annunziata: costruita nell’anno
1100 da Ruggero Il Normanno per ringraziare
la Madonna dell’aiuto ricevuto nella sconfitta
dei saraceni.
Tradizioni
Corteo storico medievale (Luglio)
Festa Patronale di S. Giorgio (23 Aprile).
Grande falò e tradizionale suono di
cornamusa per la notte di Natale.
Presepi artistici preparati coi materiali più
modesti (pasta, legumi, bottiglie) nelle casette
più antiche del borgo.
Prodotti e piatti tipici
Vino alla mandorla, agrumi, uva, olive, fichidindia, grano. Pane di casa. Allevamento di ovini e bovini.
Ferro battuto
Lavorazione artigianale del legno; ricami.
Notizie utili
Si accede da Taormina. Informazioni: 0942/28195
Taxi: 0942/28188
Mappa: