Gaggi
l territorio di Gaggi fu, alle origini, parte integrante di Naxos che si estendeva, per una superficie di 150 Kmq. da Capo S.Alessio a Sud, alla Vallata dell’Alcantara a Nord, al Monte Veneretta (Est) sino ad arrivare a Punta Stazzo, nei pressi di Giarre. Dal 36 a.C., sotto la dominazione dei Romani, la Valle rimase pressoché disabitata finché nel ‘902 d.C. fu conquistata dagli arabi (come attestano i ruderi del Borgo Antico Cavallaro) col nome di “Kaliggi” (Torrentello). Nel 1078 il Conte Ruggero D’Altavilla la riscattò, liberandola dal dominio arabo e donò il territorio di “Schaggi” al Monastero di Savoca per la costruzione dei mulini ad acqua. Nel 1116 “Kagi- Gkaggis” assunse la denominazione di Schaggi. Nel 1639 Giuseppe Barrile, tramite la Regia Corte di Francia, acquistò il titolo di Barone di Melia e di Marchese sopra le terre di Kagi e Mongiuffi. Di Marchese in Marchese, di Principe in Principe il feudo giunge al 1820 quando Kaggi si stacca da Taormina e raggiunge la sua autonomia giuridica.
Gaggi “Porta della valle” é il primo paese che si incontra addentrandosi nella valle dell’Alcantara. Posto a 110 m.s.m. questo piccolo comune difeso da montagne, naturale barriera ai venti freddi, gode di un clima mite che favorisce l’agricoltura e la zootecnia. Gaggi si affaccia a Sud-Est verso Giardini. La sua posizione, soleggiata e ridente, accoglie una corrente turistica sempre più consistente e si propone come ideale zona residenziale in ogni periodo dell’anno.