Motta Camastra
Il Casale di Camastra, esistente già alla fine del 1100, fu abbandonato probabilmente nella seconda metà del XIII sec. Possesso di Ruggero Di Lauria, signore di molte terre di Sicilia a metà ‘300, il borgo fu donato nel 1398 a Garcia Perez da Linquida e poi a Pietro Axone. Successivamente fece parte del regio demanio. Tornato in possesso degli Axone, il borgo passò nel 1453 ai Sardo e nel 1560 nuovamente ai Lauria. Ceduto nel 1629 a Giuseppe Romeo, fu in seguito dei Marzano e dei Branciforte (1760). Al visitatore che si inoltra nel primo tratto della Valle dell’Alcantara, Motta Camastra appare quasi d’improvviso come un magico effetto di fata morgana. Abbarbicato come nido d’aquila su prismi basaltici dalle molte incurvature, questo bianco paesino si staglia nel verde di una profonda vallata laterale ad Est dell’Alcantara, in un ambiente naturale di una bellezza primitiva, quasi selvaggia; un paesaggio dai multiformi aspetti che riflette la storia antica e tormentata di questa terra. Il desiderio di conoscerlo più da vicino nasce spontaneo. Pochi chilometri di agevoli tornanti con a Sud l’ampia valle che si apre al mare e di fronte il profilo del borgo. Si entra nel cuore di Motta Camastra a 450 m.s.m.: un “belvedere” naturale a 360° di straordinaria imponenza. Minuscole case fuse con la roccia, strette l’una all’altra in un grande abbraccio. L’aria é frizzante; piacevole percorrere le strette e ripide viuzze a gradoni e scalinate. Timide finestre, portali aggraziati, mensole, conci, bugnati tutti in pietra locale.

una campana del 1517 e un piccolo portale
ogivale a conci di pietra grigia sul lato destro.
Chiesa Madre (1500) é stata soggetta a
numerosi rifacimenti; all’interno due statue
marmoree
(III domenica di Agosto).
Prodotti e piatti tipici
Fiere: 1 febbraio, 18 marzo, agosto, 22
dicembre.
Impianti sportivi: Campo sportivo di basket.
Municipio: via Vitt. Emanuele III
tel.: 0942/985363.