VALLE DELL'ALCANTARA

 

Dal Mare ai Monti "La Valle dell’Alcantara"  

 

 

Una vallata profonda, sinuosa, ora aspra ora dolce, dove le acque cristalline dellAlcantara  si aprono  la via al mare nell’acciaio della lava incidendo, levigando, scolpendo la tenace roccia in simmetrie prismatiche.  Pendii degradanti, ornati di verde nelle tonalità più intense; boschi, frutteti, vigneti luminosi nel sole caldo del mezzogiorno. Ovunque quiete, in un rapporto equilibrato tra uomo e natura. Borghi, arroccati su basalti possenti, sorgono come d’incanto e si stagliano nel cielo luminoso e chiaro: Gaggi, Graniti, Motta Camastra. Una sosta tonificante sul greto del fiume per godere lo spettacolo grandioso delle rinomate Gole. Le fresche acque dell’ Alcantara lumeggiano di mille colori. Per chi osa, l’avventura della risalita verso  l’ignoto. Nel folto della macchia, tra lussureggianti oleandri,

frenetico  concert di cicale ebbre di sole

L’aria é tersa. Aromi  intensi di zagare, ligustri, querce, ontani. Loro dei platani riverbera al soffio lieve dello scirocco. Sempre gradevole la vista, caratteristica dei paesini di montagna. Francavill di Sicilia a presidio della valle. In uno scenario  grandioso,  il cono  del gigante: l’Etna. Quasi un fondale, sospeso nel silenzio tra la Vallata ed il Monte il nett profilo  di Castiglione  di Sicilia, borgo medievale con l’imponent Chiesa Settecentesca  di S. Antonio Abate.

Ci si addentra nel Parco  dell’Etna tra le giogaie verdeggianti dei monti ove, da qualche tempo é ricomparsa l’aquila reale. Pochi km tra il cono di Mont Mojo  ed il Fiume,  le cui acque spumeggiano tra tortuose e profonde pareti laviche dove nidificano diverse specie di uccelli acquatici. L’ubertosa  piana di Mojo,  modium  (Moggio)  il paese della fertilità, antico feudo dei Lanza. A primavera un prato rosa di peschi in fiore. Una breve deviazione e dal contraffort di Malvagna un ampio panoram della vallata tra l’antracit delle più recenti colat laviche. Sullo sfondo  evanescenti  piccoli presepi di case tra filari di vite. Fiancheggiando  il letto dellAlcantara  si   scopre, abbarbicato su una rupe scoscesa  la Rocca  Grande, un nuovo feudo, un nuovo borgo: Roccella Valdemone Perfetta la sua fusione con le rocce verdeggianti che la circondano L’Etna dirimpettaia fa capolino da ogni suo vicolo e stradella. A tratti l’intenso  odore  di legna bruciata, quasi a indicare un percorso da seguire; il tempo  sembra essersi fermato; solo il passaggio  di qualche auto tenta di riportarti nel presente. Al centro dell’abitat una preziosità del Quat- trocento:  la Chiesa Romanica di S. Nicolò. L’aria é purificata. S. Domenica Vittoria, un caleidoscopio di colori dai toni sfumati; un paesaggio incantato.

E’ dolce sostare.