Itinerari delle 2 Valli
Quest’angolo di “terra felice ” fu sicuramente antropizzato
fin dai tempi più remoti, “ante illius”, prima di quelli
cioè prima di tutti gli altri. (Secondo un credo contadino,
una profonda incavatura a Sud-Est della Montagna
Grande di Antillo avrebbe salvato gli aborigeni dal
Diluvio Universale). I folti boschi ricchi di selvaggina,
i numerosi corsi d’acqua alimentati dalle nevi dell’Etna,
un mare pescosissimo, i facili rifugi, agevolarono gli
insediamenti arcaici.
Castelmola: necropoli neolitica di Cocolonazzo di Mola .
VII sec a.C.
Castiglione Di Sicilia: arredi funerari in Contrada
Marca (età del rame, inizio bronzo antico).
Moio Alcantara: necropoli neolitiche in grotte laviche .
Castiglione di Sicilia: necropoli in Contrada Marca ;
tombe con anticamera a cella in Contrada Orgale e
Monte Balsamà .
Mitici i primi popoli: Ciclopi , Feaci ,....Dal Nord Sicani
e Siculi si innestarono sui ceppi locali. La civiltà giunse dal mare.
Nel 735 a.C. i Calcidesi di Teocle fondarono Naxos ,
prima colonia greca di Sicilia. I Fenici formarono una
base commerciale, “Tamaritio ” (S. Teresa di Riva)
sviluppando all’interno del territorio l’arte tintoria delle
stoffe e la lavorazione dei metalli. L’esasperata ingordigia
espansionistica di Siracusa travolse Naxos. Gli esuli
fondarono Tauromenion e, a roccaforte la mitica Mylé
(Castelmola). Taormina gareggiò in splendore con la
madre Patria.
Taormina: Il Teatro (III sec. a.C.) tra i più grandi e
i più antichi in Sicilia; l’Antiquarium ricco di reperti
archeologici; le Naumachie ; il Teatro Odeon .
Castelmola: La Rocca .
Naxos: Pianta della città e mura perimetrali (V
sec. a.C.); Museo archeologico con notevoli reperti
provenienti dall’intera area.
Castiglione di Sicilia: Rocca di avvistamento fortificata
(730 a.C.).
La colonizzazione si estese alla costa ed all’entroterra.
Le colonie Greche furono coinvolte nella lotta tra Roma
e Cartagine per il dominio sul “Mare Nostrum ”.
L’architettura e l’urbanistica subirono sconvolgimenti,
adattamenti, sovrapposizioni, rifacimenti. Roma dominante
riconobbe il valore delle città “ foederatae ” e concesse
loro particolari privilegi. Le popolazioni vissero un lungo
periodo di pace e benessere.

Gli Arabi introdussero l’arte del mosaico, sulla scia dei
Bizantini e permearono profondamente gli stili dell’epoca
con nuovi canoni architettonici.
Santa Teresa di Riva: Torri del Baglio , Catalmo ,
Avarna , Varata (VII-IX sec.).
Savoca: il Castello dei Pentefur.
Ma furono i Normanni che posero il Sacro sigillo
dell’arte fortilizia e del governo illuminato.
Taormina: Duomo su pianta di preesistente basilica
fortificata (XI sec.)
Castelmola: poderoso castello di Mola (XI sec.). Chiesa
dell’Annunziata , costruita nel 1100 da Ruggero il
Normanno per ringraziare la Madonna dell’aiuto ricevuto
nella sconfitta dei Saraceni.
Savoca: ricostruzione del castello Pentefur (XI sec.).
Castiglione di Sicilia: ponte Normanno-Svevo sul fiume
Alcantara ; “u cannizzu ” torre d’avvistamento Normanno-
Sveva (XII sec.).
Intanto nel tempo dei “secoli bui” (alto Medioevo), i
monaci Basiliani, Camilliani, Francescani, Agostiniani...
permeano il territorio delle Valli.
Faro di civiltà e di fede, laboriosi e creativi, influirono
profondamente nel tessuto socio-economico-culturale delle
popolazioni.
Taormina: Convento S. Domenico (oggi Hotel) .
Forza d’Agrò: Chiesa e Convento della SS. Trinità .
Savoca: Convento dei Cappuccini .
Casalvecchio Siculo: Tempio dei SS. Pietro e Paolo
d’Agrò .
Mappa: