S. Alessio Siculo

Noto  fin dai tempi più remoti per la suggestiva bellezza del suo promontorio  (un enorme blocco di dolomia argentea e rilucente) tutto proteso  nelle acque di smeraldo. I primi colonizzatori  Greci lo chiamarono “Arghennon  Akron” “Capo  d’argento”.  Con l’avvento  dei Romani assunse il nome di “Promontorium”.  Durante la dominazione Araba il Capo di S. Alessio venne denominato “Ad dargah”, “la scala”, e tale rimase almeno fino alla venuta dei Normanni. Nel 1117, nell’atto di donazione con il quale Ruggero II concesse le terre di Forza d’Agrò  al Monastero Basiliano dei SS. Pietro e Paolo, appare per la prima volta l’iscrizione “Scala Sancti Alexi”,  da qui la denominazione  definitiva che andrebbe collegata all’Imperatore Alessio I Cammeno di Costantinopoli che soggiornò nel castello.  Fra i visitatori  illustri di S. Alessio va annoverato  Carlo V, reduce della guerra di Tunisi. La storia di S. Alessio é stata sempre legata all’omonimo  castello sulla sommità del Capo che chiude il Golfo,  quasi a proteggerlo, mentre i colli degradano ad anfiteatro verso il mare, creando un naturale, immenso palcoscenico.
L’antico borgo di pescatori si é sviluppato rapidamente e oggi S. Alessio é uno dei centri turistici più apprezzati della  costiera jonica. Gli alberghi, i locali ed il centro abitato si sono insediati tra la spiaggia ed il colle in modo ritmico e ordinato, parallelamente all’autostrada ed alla linea ferroviaria. S. ALessio é dotato  di servizi ed infrastrutture in grado di soddisfare ogni esigenza. La sua splendida spiaggia si spinge ai confini del comune di   S. Teresa di Riva, formando un unico  braccio tra i due centri costieri. Per la sua posizione é anche ideale stazione  di partenza per interessanti escursioni e visite turistiche.
Monumenti
Il Castello, di origine Saracena, fu utilizzato dai Normanni e dagli Spagnoli, dotato di due grandi torrioni concentrici e sovrapposti; é stato ristrutturato all’inizio dell’800 dagli Inglesi. Quartiere di Mezzo (XVII sec.): il nucleo abitato più antico, con strutture del ‘600 e del ‘700 e la famosa “casa delle decime”.
Villa Genovese (XIX sec.). Reperti archeologici rinvenuti su relitti di navi Romane al largo di Capo S. Alessio.
Le fornaci  per la calce.
Tradizioni
Leggendarie “truvature” (tesori nascosti sotto terra) originati dall’esistenza di grotte dovute alla millenaria erosione del mare e delle acque piovane nonché all’attività piratesca di un tempo. Di grande suggestione la festa Patronale dedicata alla Madonna del Carmelo. Presepe vivente.
“Via Crucis” sul lungomare.

Prodotti e piatti tipici
Ricami artigianali a “punto croce”. Le crispelle natalizie. Le “cuddure” pasquali.
Notizie   utili
A S. Alessio si giunge dalla A 19
ME-CT uscita Roccalumera o
Taormina Nord.
Tel. 0039-0942-750916 / 751036
Fax 0339-0942756519
 
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