Santa Teresa Riva

 Questa ridente cittadina, posta sulla riviera jonica tra la Fiumara dAgrò e il torrente Savoca,  a Nord della foce del fiume Alcantara, si distingue per la sua origine. I Fenici, navigatori audaci e abilissimi artigiani, vi formarono  una stazione  commerciale che chiamarono “Tamaritio”. Le Torri riassumono  la sua storia fin dalla caduta dell’Impero Romano. La Torre del Baglio, detta “delle ciavole”  era quadrata; al piano superiore  si accedeva  per mezzo di un terrapieno che dava ad una delle finestre. Si ergeva assieme ad alcune case in mezzo ad un ampio cortile, “bagghiu”. La torre Avarna,  demolita nel 1839, era un colossale cilindro alto 20 m.; la via di accesso  al secondo  piano si poteva interrompere tramite una caterratta in un canto della volta. La torre dei Saraceni,  co- struita a difesa dei pirati, é stata riadattata a pa- lazzina nel 1895. Della torre del Catalmo, piccolo villaggio dove avrebbe soggiornato Pompeo in attesa della battaglia navale contro Ottaviano, resta poco  più di un rudere  in- globato tra le case di un minuscolo borgo a impianto medievale.. Della torre “Varata” rimangono solo le testimonianze  degli storici.   Le vicende di “Marina  Di Savoca”, come era denominata fino alla sua autonomia, sono riconducibili a quelle dell’antica  Baronia dei Savoca di cui é stata parte integrante.
i Borboni  distrussero quasi tutte le case e saccheggiarono Bucalo (Marina  di Savoca).  I sopravvissuti la ricostruirono, continuando a lottare. Finalmente nel 1854 in omaggio a Federico II di Borbone che aveva reso la cittadina Comune autonomo,  gli abitanti gli diedero il nome della moglie Teresa  d’Austria  e per distinguerla dai paesi omonomi, dopo l’unità d’Italia fu aggiunto l’appellativo “di Riva”. Grazie alla sua favorevole posizione geografica, al clima costantemente mite e grazie soprattutto  alla splendida spiaggia lunga circa 4 Km. Santa Teresa  di Riva ha avuto un rapido e significativo sviluppo con numerosi insediamenti abitativi per il turismo  . Nell’entroterra molto praticata é l’agricoltura e la zootecnia;  vanto della zona gli agrumi, tra cui i limoni. Sviluppata la pesca.  Attivo  l’artigianato con piccole e fiorenti industrie nel settore dei materiali da costruzione, alimentare e del legno. Nel Comune sono presenti tutte le infrastrutture di base, comprese  quelle di supporto  al turismo.
Monumenti
Le torri:  dei Saraceni, di Catalmo, dei
Bagli, della Avarna, sec. IX-XI.
Murales di Nino Ucchino  (presso Liceo
Classico),
“il Paradiso terrestre” e altri affreschi di
N. Ucchino all’interno della Chiesa di
Misserio.
Il “boccavento”, scultura di N. Ucchino
sul lungomare.
Chiesa del Carmelo a Bucolo.
Tradizioni
Festa della Patrona Madonna del Carmelo
16 Luglio :
Processione della Santa, sfilata della banda
musicale, concerto serale in palco, giochi
pirotecnici sulla spiaggia.
Madonna di Porto Salvo seconda
Domenica di Agosto:
con processione a mare di barche in
ringraziamento alla Santa per la salvezza
dei pescatori.
Prodotti e piatti tipici
Pasticceria e gelateria artigiana, piatti tipici a base di pesce.
Notizie  utili
Si arriva dall’autostrada A 18 ME-CT.
 
Mappa: